Santa Cecilia

Vergine e martire

Festivo: 22 novembre

Si dice che Cecilia sia cresciuta in una famiglia cristiana nel 3° secolo. Come spesso nei primi giorni del cristianesimo, decise di rimanere vergine; segno che ha voluto conservare la sua fede in tutta purezza in mezzo alla cultura romana; in questo modo poteva meglio testimoniare l'amore totalizzante per Cristo. Aveva fatto quella promessa nel silenzio della sua preghiera.

Sarebbe stata costretta a sposare in tenera età qualcuno di un'altra nobile famiglia romana. Trovò conforto nella musica e subì il martirio intorno al 230. Divenne la protettrice della musica, dei liutai e dei cantanti.

Cecilia riuscì a convertire alla fede cristiana Valeriano e suo fratello Tiberzio. Insieme aiutarono le famiglie dei cristiani, che furono poi perseguitate dall'imperatore di Roma. I fratelli furono catturati e decapitati per questo, Cecilia dovette affrontare un destino altrettanto orribile: fu messa in un bagno di acqua bollente, ma sopravvisse. Secondo la tradizione, ha anche continuato a cantare incessantemente. Fallito anche il tentativo di ucciderla con un colpo al collo. Cecilia alla fine morì per le ferite riportate tre giorni dopo. Papa Pasquale I fece trasferire la sua salma nell'821 nell'attuale Basilica di Santa Cecilia nel rione romano di Trastevere.

In quanto protettrice dei musicisti, a lei sono state intitolate numerose associazioni musicali, cori, bande di ottoni e orchestre. Lei stessa è stata anche fonte di ispirazione per molte composizioni, come l'inno di Henry Purcell Hail! Luminosa Cecilia del 1692.

Santa Cecilia è solitamente rappresentata con l'organo. Nei Paesi Bassi è spesso raffigurata anche con un falco, attributo tipico per sottolineare la sua nobile discendenza.

La chiesa medievale di Neede fu dedicata a Santa Cecilia fino alla Riforma.

Data di canonizzazione: sconosciuta.