Porto Santo Stefano (Italia) 1966

27 marzo 1966 - 2 maggio 1973

Il 27 marzo 1966, la Beata Vergine Maria apparve a un uomo semplice e povero, Enzo Alocci, che viveva nel paese toscano di Porto Santo Stefano (Italia). Era un contadino di professione e padre di 6 figli. Il luogo, situato sopra l'abitato, è denominato "la Grotta", da cui si gode un incantevole panorama della costa tirrenica.

Enzo ricevette le apparizioni di Gesù, della Vergine Maria e di San Gabriele nel periodo dal 27 marzo 1966 al 2 maggio 1973.

In quello stesso anno la Madonna e Nostro Signore avrebbero benedetto l'acqua della sorgente di Porto Santo Stefano, che fu trovata in una grotta e che da allora è rimasta eccezionalmente profumata. Si dice che Enzo abbia ricevuto molte volte la comunione dalle mani del santo arcangelo Michele. La Vergine avrebbe detto: “I sacerdoti dovrebbero essere più severi con i fedeli, perché in questi giorni la casa di Dio non è rispettata. Non si va a messa con devozione”. Si dice che Gesù abbia detto: "La coppa è piena ed è giunto il tempo della giustizia divina".

La Beata Vergine si definiva "Regina del Mondo". Sembrava il trono con scettro e vesti regali, maestoso. Come Madre Celeste, ha scelto Enzo Alocci per avvertire tutte le persone che devono tornare ad onorare e rispettare Dio Onnipotente e le leggi dateci da Gesù Cristo, altrimenti la terra sarà purificata con un terribile castigo.

Il 10 settembre 1966, Gesù gli apparve crocifisso con la corona di spine e coperto di sangue. Enzo ne fu profondamente commosso. Poi sentì Gesù che gli diceva: «Ti do le mie piaghe: questo è un dono preziosissimo, ma doloroso e che ti causerà il dolore più grande e la sofferenza più profonda. simbolo sacrificale per la tua opera di espiazione per le anime dei peccatori". Appena l'apparizione scomparve, il veggente si ritrovò molto debole e con mani, piedi e costato destro sanguinanti: le cinque piaghe della passione del Signore. Oltre alle stigmate, scomparse per certi periodi, Enzo aveva ricevuto anche vari carismi e alcuni doni mistici.

La statua della Madonna, che si trova nella casa di Enzo, pianse nel periodo dal 3 al 7 luglio e nei giorni 26 e 27 luglio 1972. Dopo le indagini, si scoprì che si trattava di vere lacrime umane. Il 16 ottobre 1972 la statua piangeva sangue. Il fluido fu esaminato e risultò che il sangue era di tipo umano del gruppo A. Il Sig. Primo Gasbarri, Vescovo di Grosseto, con avviso del 13 novembre 1973, ignorava il carattere soprannaturale dei fatti e decise di evitare equivoci e confusione sulla vera devozione dei fedeli affidati al mio ufficio pastorale - e senza voler coinvolgere il Sig. Enzo Alocci:
1. Sacerdoti, religiosi e fedeli devono astenersi da ogni manifestazione di culto pubblico, sia nel luogo detto "la grotta" sia nella casa del signor Alocci;
2. non possono recarsi nei luoghi appena menzionati né in processione né in gruppi di preghiera.
Enzo Alocci è morto il 7 agosto 2015.

Queste apparizioni non sono riconosciute dalla Chiesa Cattolica Romana.