Marie-Alphonse Ratisbonne

L’Ebreo Alphonse Ratisbonne e la Medaglia Miracolosa (1842)
Basilica Sant’ Andrea delle Fratte, Roma
(Madonna del Miracolo)

Festivita’ della Madonna del miracolo: 20 gennaio

Perche’ la Madonna sarebbe apparsa ad un uomo che odiava la vera Fede?

Marie Alphonse Ratisbonne nacque a Strasburgo, in Francia, il primo maggio 1814. Era il figlio e l’erede di una ricca ed aristocratica famiglia di banchieri ebrei. Quando Alphonse Ratisbonne era ancora piccolo, il suo fratello maggiore, Theodor, si converti’ alla fede cattolica e si fece prete. La famiglia Ratisbonne reagi’ con ostilita’e orrore. Alphonse decise di non parlare mai piu’ con suo fratello e sviluppo’ una violenta avversione verso la fede cattolica e tutto cio’ che era cattolico. Nel 1842, a 28 anni, si fidanzo’ con sua cugina, Flore Ratisbonne, con cui aveva programmato di sposarsi l’agosto seguente. Dopo questo, comincio’ a viaggiare in Europa e nell’Est, per il proprio piacere ma anche per la sua salute: un ultimo volo prima di stabilizzarsi con Flore ed acquisire una partecipazione della banca di suo zio. Ratisbonne decise di andare a Napoli, di passare l’inverno a Malta per rafforzare la sua delicata salute.

A Napoli imbocco’ una strada sbagliata, e invece di arrivare all’ufficio prenotazioni per Palermo, come era sua intenzione, si ritrovo’ sulla diligenza per Roma. Poco dopo realizzo’ quello che era successo: ma rimase li’ e prenoto’ il piroscafo per Roma. Parti’ da Napoli il 5 e arrivo’ a Roma il 6, festa dell’Epifania. Quindi si soffermo’a Roma, felice di visitare antiche rovine e musei in compagnia di una guida pagata. L’8 gennaio, Ratisbonne si senti’ chiamare per nome in una strada: era il suo vecchio compagno di classe di Strasburgo, Gustavo de Bussieres, un protestante. I due ravvivarono la loro vecchia amicizia. In seguito, quando Alphonse invito’ Gustave, incontro’ anche il suo fratello maggiore, il barone Theodore de Bussieres, un convertito al cattolicesimo e amico intimo del fratello prete di Alphonse. Alphonse avverti’ inizialmente una forte avversione verso questo cattolico convertito cosi zelante, ma sapeva che il barone era un esperto di Costantinopoli, che lui aveva intenzione di visitare, e cosi’ si reco’ da lui per avere consigli sul viaggio. De Bussieres credeva che la sua missione fosse convertire ogni non credente che incontrava nella sua vita al cattolicesimo, e quindi divento’ amico di Ratisbonne, sebbene il sarcasmo e la blasfemia dell’ebreo lo irritassero enormemente.

Alla fine, il barone fece una proposta molto particolare. “Poiche’ tu aborri la superstizione e hai una visione del mondo cosi’ liberale”chiese ad Alphonse, “ti sottoporresti ad un semplice test?” “Che test?” chiese l’ebreo. “Dovresti indossare una cosa che ti daro’: e’la medaglia della Santa Vergine. Non dubito che questo possa sembrarti ridicolo, ma per me invece ha un’importanza enorme.” E detto questo gli mostro’ la Medaglia del miracolo attaccata ad una cordicella. Alphonse rimase ammutolito, non poteva credere all’impertinenza del barone. Ma era un uomo di parola, e non voleva farla tanto lunga, per cui acconsenti’, sussurrando una frase dai Racconti di Hoffman: “Se non mi fara’ alcun bene, almeno non mi fara’ alcun male.” Allora la figlia piccola del barone gli pose la medaglia miracolosa attorno al collo, e Alphonse scoppio’ a ridere: “ Eccomi, ora sono un Cattolico apostolico romano!” Ma De Bussieres non era ancora soddisfatto. “E adesso, aggiunse, devi completare il test. Ogni mattina e ogni sera dovrai recitare il Memorare, una piccola ed efficace preghiera, che San Bernardo compose in onore della Vergine Maria.” E Ratisbonne rispose: “E sia! Prometto di recitare questa preghiera. Se non mi fara’ alcun bene, almeno non mi fara’ alcun male!”

In effetti l’implacabile proselitismo del barone cominciava ad innervosire Alphonse: lungi dal condurlo verso il Cattolicesimo, aumentava la sua avversione. Tuttavia il barone persisteva senza sosta. Ma non solo con argomentazioni: il barone pregava moltissimo. Cosi’ come facevano i suoi amici, i membri della solidale comunita’ romana di aristocratici francesi espatriati. Tra questi si notava il conte Laferronays, ex diplomatico, un tempo un noto “roue”e ora un devoto e fervente cattolico. Spinto dal barone, il conte entro’ in una chiesa e comincio’ a pregare “piu’ di 20 Memorares” per la conversione del “giovane ebreo”. Quella sera stessa il conte ebbe un fatale attacco cardiaco. Dopo aver ricevuto l’Estrema unzione, si spense devotamente, circondato dalla sua amata famiglia.

Nel pomeriggio del 20 gennaio 1842, mentre il barone stava organizzando il funerale del suo amico Conte Laferronays nella basilica di Sant’Andrea delle Fratte a Roma, chiese a Ratisbonne di aspettarlo in chiesa. Quando il barone torno’ nella chiesa, trovo’ Ratisbonne inginocchiato in preghiera. Questa visione lo commosse profondamente. Ratisbonne comincio’ a raccontare: “ Ero appena entrato in chiesa, quando mi sentii completamente confuso. Allora alzai lo sguardo,e mi sembro’ che l’intera chiesa fosse immersa nell’ombra eccetto una cappella. Era come se tutta la luce si fosse concentrata in quel piccolo posto. Guardai verso la cappella dalla quale veniva quella forte luce, e sopra l’altare mi apparve una figura viva, alta, maestosa, bella e piena di grazia. Era la santa Vergine Maria, e l’immagine somigliava a quella della Medaglia miracolosa. A questa visione, caddi sulle mie ginocchia, sul posto in cui ero. Non riuscivo a guardare sopra perche’ la luce era accecante, fissai lo sguardo sulle sue mani, e in esse vidi un segno di pieta’ e di perdono. In presenza della beata Vergine, anche se lei non mi disse una parola, io compresi la spaventosa situazione in cui ero, i miei peccati e la bellezza della fede cattolica.

Il barone aiuto’ Ratisbonne ad entrare nella sua carrozza, e lo porto’ all’Hotel Serny, dove lui alloggiava, allentandogli la cravatta per farlo respirare. Ma Alphonse stava ancora singhiozzando, stringendo la Medaglia miracolosa, mormorando grazie a Dio. Alla fine si giro’ verso il barone, lo abbraccio’ e con un viso “quasi trasfigurato” disse: “Portami da un confessore! Quando posso essere battezzato, non posso vivere ancora senza battesimo!” “Che e’ successo?”esclamo’ il barone “che hai visto?” “Questo lo posso rivelare solo in ginocchio e ad un prete”, rispose Alphonse”. Allora il barone lo condusse al Gesu, la chiesa dei Gesuiti, per incontrare Padre Villefort. Qui Alphonse provo’ a spiegare cosa era successo, ma era ancora cosi scosso che quello che diceva risultava incomprensibile. Alla fine si calmo’, prese la Medaglia miracolosa dal collo e alzandola esclamo’ piangendo: “L’ho vista! L’ho vista!”

Alphonse Ratisbonne si confesso’e penso’ che la sua famiglia lo avrebbe creduto pazzo e si sarebbe beffato di lui. Quindi preferi’ abbandonare completalmente il mondo, le sue chiacchiere e i suoi giudizi. Entro’nel convento dei Gesuiti per un ritiro sotto la guida di Padre Villefort. Il 31 gennaio 1842 ricevette il battesimo dalle mani di Sua Eminenza Cardinale Patrizi, vicario di Sua Santita’, e la sua prima comunione. Il mese successivo, il Vaticano avvio’ un processo canonico per scoprire le circostanze della conversione di Alphonse. Dopo un’accurata investigazione e molte testimonianze, arrivo’ alla conclusione che la sua improvvisa conversione era stata assolutamente miracolosa: un atto di Dio ottenuto con la potente intercessione della Vergine. Nel maggio 1842, solo pochi mesi dopo l’apparizione, un ritratto della Madonna del miracolo fu posto per venerazione esattamente nello stesso posto e con la stessa immagine in cui Lei era apparsa. La tela fu dipinta dall’artista Natale Carta, che secondo la tradizione segui’ le indicazioni dello stesso Ratisbonne. Nello stesso anno, dopo una formale inchiesta sull’apparizione del 20 gennaio, il Vicario generale di Papa Gregorio XVI, Cardinale Patrizi, dichiaro’ il 3 giugno 1842 che si era trattato di un miracolo divino operato con l’intercessione della beata Vergine Maria, e ne permise la pubblicazione e la divulgazione come miracolo.

Dopo la sua conversione, divenne assistente di suo fratello, Theodor, nella fondazione delle Sorelle di Nostra Signora di Sion nel 1843, fu ordinato prete nel 1847 ed entro’ nella Compagnia di Gesu’. Desiderando, tuttavia, dedicare se stesso interamente alla conversione degli Ebrei, lascio’ la Compagnia con il consenso di Papa Pio IX, trasferi’ le Sorelle di Sion a Gerusalemme nel 1855 e costrui’ per loro il grande Convento di Ecce Homo con una scuola ed un orfanatrofio per ragazze. Nel 1860 eresse il Convento di San Giovanni sulla montagna di Ain Karim, insieme con un’altra chiesa e un altro orfanatrofio per ragazze. Qui Alphonse lavoro’ con pochi compagni (Fratelli di Sion) per la conversione di Ebrei e Musulmani fino alla sua morte. Mori’ il 6 maggio 1884. Ratisbonne provo' ad entrare in contatto con Catherine Laboure, ma non ci riusci’ mai, in quanto la suora era protetta dal mondo esterno. Ci furono cosi tanti miracoli di Maria nello Shrine, che il 17 gennaio 1892 Papa Leone XIII pose sulla venerata icona un diadema. Il 25 aprile 1942, Papa Pio XII elevo’ il grado della chiesa a basilica. Il 12 marzo 1960 Papa Giovanni XXIII elevo’ ancora la basilica di Sant Andrea delle Fratte al titolo di chiesa cardinalizia. Il 28 febbraio 1982 la chiesa ricevette la visita di Papa Giovanni Paolo II.

"Questa apparizione a Alphonse Ratisbonne a Rome e’ completamente approvata dalla Santa Sede: 3 giugno 1842" 

Nota personale di Leo de Bondt

Sono nato il 29 dicembre 1941 a L'Aia e sono cresciuto protestante. Il 29 luglio 1962 ho incontrato una ragazza di una famiglia cattolica romana. A quel tempo avevo 20 anni ed ero un coscritto nella Royal Navy. Aveva 15 anni e lavorava in un negozio di alimentari in un piccolo villaggio. Ci siamo sposati il ​​4 ottobre 1966 nella chiesa cattolica romana.

Il 14 aprile 1967 siamo stati felicissimi della nascita di una dolce bambina, Monique e nel giro di un anno, il 2 marzo 1968, di un dolce figlio, Robin. Monique contrasse la leucemia acuta quando aveva 3 anni e morì il 14 luglio 1972, all'età di 5 anni e 3 mesi. Ci eravamo appena trasferiti in un altro posto nei Paesi Bassi il 1° luglio 1972. In questo nuovo luogo di residenza nessuno ci ha accolto, nemmeno la Chiesa Cattolica Romana. Mia moglie ed io siamo caduti in una valle molto profonda per questo motivo: odiavo un Dio che permetteva che accadesse una cosa così terribile. Era impossibile per me che esistesse e anche se esistesse, perché dovrei adorare qualcuno che mi aveva rovinato la vita. Ho perso la mia fede, non volevo più avere niente a che fare con nessuna fede. Odiavo tutte le religioni. Sono stato ateo per i successivi 15 anni, fino al 1987.

Odiavo la chiesa finché Mary non mi ha chiamato.

Sabato 6 giugno 1987, nell'Anno Mariano indetto da Papa Giovanni Paolo II, mio ​​figlio maggiore Robin è tornato a casa con un giornale contenente una bellissima immagine di Maria raffigurata nella Chiesa di Sant'Andrea delle Fratte a Roma. Ho visto quella foto, ho letto la storia di Ratisbonne e poi .........................

Poi Mary mi ha chiamato!!

Da quel momento la mia vita è cambiata completamente.

Ho pianto diverse volte e ho avuto sentimenti così emotivi che è difficile per me esprimere a parole. Sono completamente cambiato; Certamente. Significava una svolta totale nella mia vita. A quel tempo, tuttavia, non sapevo cosa farne. Cosa mi è successo? Perché io?

Poi accadde qualcosa che non avevo mai provato prima.

Non posso spiegarlo in altro modo. Mi ha riportato a Cristo. Io, che avevo vissuto da ateo per 15 anni, ero stato chiamato da Lei. Sono diventato un cattolico romano come mai prima d'ora e finalmente ho visto la bellezza della fede cattolica romana. Ho pensato: "Cosa mi sono perso, che spreco di tutti questi 15 anni".
Solo che non ho avuto un'apparizione e non sono diventato sacerdote come Ratisbonne, ma ho ricevuto una grazia speciale dalla Beata Vergine.

Anche Maria mi ha riportato a Gesù; come fece a Ratisbonne.
Non posso metterla in altro modo. Io, che avevo vissuto negli ultimi 15 anni come una specie di Ratisbonne, ero stato chiamato da Lei.

Ho pensato: "Perché io? Maria, hai un messaggio per me o un incarico?" Non sono riuscito a capirlo.

Nel 1988 Robbie, il figlio di mio fratello gemello, si ammalò gravemente; soffriva della sindrome di Guillian-Barré”. Mio fratello gemello vive a Sydney (Australia). Robbie è diventato completamente paralizzato. Ho sentito questa terribile notizia attraverso una conversazione telefonica con mio fratello gemello dall'Australia.

Mi sono sentito molto triste e quel giorno ho pregato: "Mary, cosa vuoi da me? Se esisti davvero, dammi un segno guarendo questo bambino a Sydney".

Quella stessa notte c'era un fortissimo profumo floreale nella nostra camera da letto. C'era qualcosa di paradisiaco, un profumo così puro e meraviglioso. Io e mia moglie lo fumiamo insieme.

Soffro di febbre da fieno, quindi non abbiamo mai profumi floreali in casa.

Il giorno dopo mio fratello gemello mi ha chiamato e mi ha detto che suo figlio era guarito al 100%. Normalmente questo non è possibile. Ci sono più possibilità con questa malattia: 1. muori; 2. finisci su una sedia a rotelle; 3. guarisci, ma ci vuole molto tempo e di solito hai sintomi residui.

Dopo 13 anni mio fratello gemello mi ha inviato questa email:

Robbie è stato in ospedale per circa 2 mesi, di cui 6 settimane in terapia intensiva.

Era totalmente paralizzato, inclusi i polmoni. Non riusciva nemmeno a muovere le palpebre. Poiché non poteva più respirare da solo, era collegato a un ventilatore.

Le prime due settimane sono state critiche. Ha ricevuto trasfusioni di sangue per 2 settimane per rimuovere gli anticorpi dal suo sangue.

È incredibile che sia guarito così in fretta e così completamente. E' UN MIRACOLO.

Anche i dottori erano sbalorditi; un medico ha anche detto: "A volte accadono cose che nemmeno noi medici possiamo spiegare. Questo è stato un MIRACOLO per noi e ha una grande influenza sulla nostra vita, sul modo in cui pensiamo e viviamo ogni giorno".

Ci sono state tantissime preghiere per Robbie e le nostre PREGHIERE sono state esaudite".

Di seguito puoi leggere la storia su questo da un giornale di Sydney, che ha scritto un articolo su questo:

Questo accadeva esattamente 35 anni fa.

Anche mio fratello gemello Rob a Sydney, in Australia, era protestante, proprio come me, e divenne cattolico romano dopo la miracolosa guarigione di suo figlio Robbie.
Non sa che ho chiesto alla Beata Vergine di guarire Robbie. Lui e sua moglie hanno pregato molto per la guarigione di Robbie.

Più tardi un prete mi ha detto che tali miracoli accadono e che il profumo floreale nella mia camera da letto era una grazia di Dio.

Giuro su Dio che questa storia è vera.

La storia della conversione di Ratisbonne e la mia sono solo due delle tante. Molte guarigioni, comprese quelle per le quali non c'era alcuna speranza, sono state attribuite alla "Medaglia Miracolosa".

 

Medaglia miracolosa

Alphonse Ratisbonne

 

 

Libro di Ratisbonne:
La conversione di Ratisbonne
Alphonse Ratisbonne spiega il miracolo della Medaglia

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Quattro anni dopo, nel 1846, la Madonna e’ apparsa ancora una volta.Stavolta e’ stato a La Salette