Santa Caterina da Bologna

1413 - 1463

Festivo: 9 marzo

Conosciuta anche come: Caterina de' Vigri

Caterina de Vigri, figlia di un agente diplomatico del Marchese di Ferrara, nacque l'8 settembre 1413 a Bologna, in Italia. Quando aveva dieci anni, il padre la mandò alla corte del marchese d'Este a Ferrara, come compagna della figlia, la principessa Margherita. Le due ragazze, più o meno della stessa età, sono diventate migliori amiche. Il loro insegnante insegnò loro il latino, tra le altre cose, e Caterina in seguito scrisse alcune piccole opere in quella lingua. La loro festa continuò fino a quando Margherita si fidanzò con il nobile Roberto Malatesta.

All'età di 17 anni, Caterina si unì all'Ordine Francescano, un ordine che seguì le rigide regole di Santa Chiara negli ultimi anni della sua appartenenza. Sint-Katelijne era malata dall'età di ventidue anni, ma non si lamentava mai. Ha svolto molti compiti nel monastero, dalla cottura del pane alla formazione delle novizie. In questa veste iniziò a scrivere Le sette armi spirituali (Le sette armi spirituali). Una raccolta degli altri trattati di Caterina, con i suoi inni e lettere, è stata pubblicata ma non ancora tradotta. Uno dei trattati è I dodici giardini, sulle tappe della crescita nell'amore di Dio; altri sono il Rosarium e I Sermoni.

Nel 1450 il Monastero di Ferrara era cresciuto fino a 85 donne. Nel 1456 si recò a Bologna per sovrintendere alla costruzione del Monastero delle Clarisse del Corpus Domini e divenne badessa della nuova fondazione. Dio adorò Caterina con molte visioni celesti ed esperienze mistiche. La vigilia di Natale del 1445, la Madonna le apparve e le diede in braccio il Bambino Gesù, e un'altra volta Gesù le parlò dal crocifisso nella sua stanza.

Durante la Quaresima del 1463, Caterina si ammalò gravemente e morì il 9 marzo a Bologna, in Italia. Sepolta senza bara, il suo corpo fu riesumato diciotto giorni dopo per le guarigioni a lei attribuite e anche per il dolce profumo che emanava dalla sua tomba. Il suo corpo fu poi custodito nella cappella delle Clarisse a Bologna. La carne si è scurita, ma potrebbe benissimo essere dovuto al calore e alla fuliggine delle candele che hanno bruciato intorno ai suoi resti scoperti per anni. In quel santuario il suo corpo non è sdraiato ma seduto! Ciò era in risposta a una richiesta di una delle sue sorelle a cui apparve in visione nel 1500.

Fu formalmente canonizzata da papa Clemente XI il 22 maggio 1712.

Patrono di: arte e artisti

Preghiera a Santa Caterina da Bologna

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O incomparabile S. Caterina, che infiammata di amore per Gesù Crocifisso ne meritaste in vita i più eletti favori, e dopo morte continuate a risplendere di tante meraviglie, che il vostro corpo medesimo, da oltre cinque secoli incorrotto, è un segno non dubbio del potere glorioso che godete in Cielo; deh! Voi difendetemi sempre da ogni pericolo dell'anima e del corpo e soprattutto vi supplico a ottenermi dal Signore la grazia...
Sia per me frutto della vostra protezione la fortezza nella Fede, l'esatto adempimento dei cristiani doveri, lo spirito costante di sacrificio, e soprattutto quella purezza di cuore a cui è riserbato l'eterno gaudio nella beata visione di Dio.
Pater, Ave, Gloria
Amen.